Mantenere puliti i moduli fotovoltaici permette di massimizzare la produzione di energia di ogni singolo modulo e di conseguenza dell’intero impianto. Di seguito mostriamo casi reali e strumenti per la pulizia dei moduli fotovoltaici.Polvere, sporco e residui si depositano sui pannelli riducendone la performance energetica. La pulizia dei pannelli permette di massimizzare la produzione di energia.
Come dimostrato dal caso di studio effettuato sull’installazione da 1,6 MWp sul Googleplex di Mountain View, in California, un pannello fotovoltaico sporco può perdere fino al 50% della propria resa energetica. Certamente questo è un caso limite, ma si può affermare che i pannelli sporchi mediamente perdano il 30% della propria resa.
Le variabili principali che incidono sulla perdita di performance causata dallo sporco sono:
FATTORE AMBIENTALE:
i pannelli installati in zone agricole sono certamente più soggetti a sporcarsi rispetto a quelli installati in zone residenziali o industriali.
INCLINAZIONE DEI PANNELLI:
i pannelli installati a terra con una inclinazione superiore ai 45° si sporcano molto meno rispetto ai pannelli installati sopra ai tetti dei capannoni con inclinazione di 10° – 15°.
Il caso di Google
Estate 2007: messa in servizio dell’impianto fotovoltaici da 1.6 MW di Google, il più grande in America a quel tempo.
Autunno 2008: pulendo l’impianto, l’energia prodotta è stata RADDOPPIATA riportando l’impianto ad una performance ottimale.
Il sistema HiFlo della Unger è composto da un DEMINERALIZZATORE (a resina o ad osmosi) che produce dell’ACQUA PURA